Nel 2026, ricordiamo l’ottocentesimo anniversario della morte di san Francesco. “Ricordiamo” e non “celebriamo”, perché la morte non si celebra, ma al limite si ricorda. Ricordare la morte di Francesco significa celebrarne la vita: ciò che egli è stato, ciò che è per noi e – soprattutto in questo calendario – ciò che egli è in noi e in mezzo a noi. Ci è sembrato bello dunque – con queste immagini d’eccezione, realizzate dal fotografo Gianluigi Di Napoli per il calendario di San Francesco patrono d’Italia – voler celebrare Francesco che vive in particolare (certamente non soltanto) in noi suoi figli, i frati. E se anche non siamo alla sua altezza, non cessiamo per questo di essere la sua famiglia. Continuiamo così a manifestare la presenza di chi ci ha generati e proprio per questo, c’è anche speranza che prima o poi un po’ della bontà e sapienza di Francesco raggiunga anche noi. Abbiamo pensato dunque di aprire le porte della nostra comunità e della nostra vita, per condividere con voi il nostro tesoro più prezioso: san Francesco vive!
Il calendario può essere richiesto gratuitamente alla pagina prega.sanfrancesco.org/calendario
GIANLUIGI DI NAPOLI è un fotografo italiano specializzato nel ritratto. Ha collaborato con testate nazionali e internazionali tra cui Vanity Fair, Io Donna, D – la Repubblica delle Donne, Marie Claire, Ferrari International Magazine. Il suo lavoro si distingue per uno sguardo sobrio, empatico e profondo, capace di cogliere la verità del soggetto senza mai forzare la scena. Ha fotografato artisti come Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Paolo Villaggio, Christopher Lambert, Ornella Vanoni, Arturo Brachetti ma anche volti meno noti, sempre con la stessa delicatezza e attenzione narrativa. Ha pubblicato due libri fotografici (Circus Life, Everynight, all Around the World, Stemmle Verlag – Zurigo e A poet in Action, Damiani Editore – Bologna). Ha presentato varie mostre istituzionali in gallerie e musei in Italia e all’estero come la Triennale di Milano, il MIA – Image Art Fair, l’Archiginnasio di Bologna e l’Atelier Renault Champs Élysées a Parigi.


