Come un chicco di grano caduto nella terra, il corpo di Francesco d’Assisi è divenuto seme fecondo capace di germogliare e portare frutto nel tempo.
La sua esistenza, donata interamente all’amore, alla riconciliazione e alla fraternità, continua a parlare al cuore dell’umanità anche a ottocento anni dalla sua morte.
Oggi, la sua eredità si manifesta come presenza viva del regno di Dio in mezzo a noi: ogni gesto di apertura, ogni scelta di pace, ogni abbraccio di fraternità reca traccia di quel seme che non è rimasto solo, ma ha dato vita a una storia nuova.

Le reliquie di Francesco, custodite nella basilica a lui dedicata ad Assisi, sono segno tangibile di questo mistero. Pellegrini e pellegrine da ogni parte del mondo si raccolgono davanti alla sua tomba, trovando ispirazione, coraggio e speranza nell’esempio di una vita radicalmente donata. In quel luogo, terra e cielo paiono toccarsi; il messaggio di Francesco si fa invito concreto ad accogliere il Vangelo nella vita quotidiana, a costruire ponti di dialogo, a custodire il creato, a vivere relazioni segnate dalla pace e dall’amore.
Scoprire Francesco oggi significa lasciarsi coinvolgere da una storia che continua a fiorire silenziosa e feconda. La sua eredità ci accompagna e ci sprona a rendere visibile, attraverso le nostre scelte e azioni, il regno di Dio che cresce discreto ma potente in mezzo a noi. Così, come un seme che germoglia nella terra, la presenza di Francesco è luce e promessa per chiunque desideri camminare nella fraternità e nella speranza.